COWT-12 SETTIMA SETTIMANA - M6
PROMPT: Sport e NSFW
NUMERO PAROLE: 2074
VALUTAZIONE: Rossa
AVVERTIMENTI: /
NOTA: /
Derek mosse il cavallo per mangiare la torre di Stiles.
“Scacco.” Dichiarò, aspettando la prossima mossa del ragazzo.
Il giovane si chinò sulla scacchiera, studiando le pedine nere e bianche con attenzione.
Erano gli unici nel loft in quel momento.
Il resto del branco era sparpagliato da qualche parte in città o nella Riserva, cercando di rintracciare la tana dei troll che nell’ultima settimana avevano dato loro filo da torcere.
Non sia mai che avessero un’estate tranquilla.
Stiles aveva passato l’intera giornata a fare ricerche, sdraiato sul divano di Derek.
Deaton era sparito chissà dove e non avevano altre fonti su cui fare affidamento se non Google e i libri in loro possesso per trovare un metodo con cui liberarsi del problema.
Dopo ore in cui Stiles non aveva sollevato il naso dal computer o dai libri, il lupo lo aveva costretto a fare una pausa prima che il suo cervello friggesse.
“Non posso fare una pausa, Derek. Devo trovare un modo per uccidere quegli stronzi.” Aveva protestato il ragazzo, cercando di trattenere al petto il libro che Derek voleva strappargli di mano.
La sua animosità dovuta alla grossa ammaccatura sulla tanto amata vecchia jeep, di cui i troll erano stati artefici.
“Quindici minuti. Non ti ucciderà prenderti quindici minuti per riposare.”
Stiles sbuffò derisorio.
“Qualcuno potrebbe effettivamente morire in quei quindici minuti, Derek.”
“Nessuno morirà nei prossimi quindici minuti.” Dichiarò il lupo, vincendo la contesa sul libro. “Ora riposa.”
Era stato subito chiaro che Stiles fosse troppo nervoso per star fermo a riposare.
Continuò a tamburellare nervosamente con la gamba, quasi stesse contando lo scorrere dei secondi.
Derek doveva trovare un modo per distrarlo o avrebbe ucciso il suo ragazzo prima dello scadere dei quindici minuti, rendendo falsa l’affermazione precedentemente fatta.
Fu così che gli venne in mente di tirare fuori la scacchiera.
“Non avevi detto che dovevo riposare?” Fece notare Stiles sistemando le pedine.
Derek scrollò le spalle.
“Gli scacchi sono rilassanti.”
Derek non si era mai sbagliato così tanto.
Quindici minuti si erano trasformati in venti e poi in un’ora prima che se ne rendesse conto.
Stiles aveva preso fin troppo seriamente la sfida, perdendosi nei ragionamenti di ogni singola mossa.
Il ragazzo strinse tra le dita il proprio alfiere, spostandolo in difesa del re e annullando il vantaggio di Derek.
“A te.” Passò il turno, sfoggiando un sorrisetto soddisfatto.
Derek stava per fare la sua prossima mossa quando una carezza lungo il polpaccio lo distrasse.
“Stiles.” Richiamò il lupo.
L’adolescente sorrise con finta innocenza.
“Che cosa?”
“Stai cercando di distrarmi?” Accusò Derek spostando un pedone in avanti.
“Perché, è così facile farlo?” Ribatté l’altro, mangiando la pedina con l’unica torre che gli era rimasta.
Una mossa che Derek aveva previsto quando aveva deciso di muovere l’esca.
Si fermò dal muovere il proprio alfiere, ingoiando un’imprecazione sorpresa quando il piede scalzo di Stiles premette tra le sue gambe.
“Stiles.”
“Fai la tua mossa, Derek.” Incoraggiò l’altro.
Il lupo mannaro deglutì pesantemente, spostando l’alfiere mentre le sue narici venivano riempite dall’odore pungente dell’eccitazione di Stiles.
“Scacco.” Ripeté nuovamente.
Il piede di Stiles si mosse lascivo contro il cavallo dei suoi pantaloni.
Stiles riuscì nuovamente ad eludere lo scacco matto, arretrando con il proprio re.
La partita continuò in un botta e risposta serrato.
Ad ogni mossa, Stiles si faceva più ardito nelle sue distrazioni e il controllo di Derek sempre più vacillante.
Derek affondò le unghie nel legno duro del tavolo quando il ragazzo slacciò la cerniera dei pantaloni, afferrando il proprio cazzo e iniziando a masturbarsi come se nulla fosse.
Era impressionante come riuscisse a restare concentrato per rispondere agli attacchi di Derek mentre ansimava a bocca aperta con gli occhi socchiusi dal piacere.
Derek era completamente duro e al limite quando Stiles finalmente pose fine alla partita.
“Scacco matto.” Proclamò, gemendo acutamente di soddisfazione nell’incastrare il re di Derek con la propria regina.
Derek fissò a bocca aperta il ragazzo seduto di fronte a lui.
Stiles era appena venuto e aveva vinto la partita.
“Mhm, mi ci voleva decisamente questa pausa.” Dichiarò sornione l’adolescente. “Vuoi la rivincita?”
Derek scaraventò via scacchiera e pedine, avventandosi su di lui per premerlo contro il pavimento.
“Ti diverti?” Ringhiò, prendendogli la mano per succhiargli le dita sporche di sperma.
“Tu no?” Fece le fusa l’altro.
“Conosco un modo in cui potremmo divertirci molto di più entrambi.” Sostenne il lupo mannaro, afferrandogli i fianchi.
“Se questo modo comprende il tuo cazzo nel mio culo, sono totalmente d’accordo.”
Derek lo sollevò con facilità, trasportandolo su per la scala a chiocciola fino in camera da letto.
Stiles rimbalzò sul materasso con una risata.
“Lo sai vero che quindici minuti sono belli che passati?”
Derek lo zittì istantaneamente con un bacio.
“Prepotente.” L’apostrofò giocosamente il ragazzo.
Derek ghignò predatorio, allungandosi verso il comodino per recuperare il lubrificante.
“Hai resistito anche più di quanto avessi immaginato.” Commentò pensieroso Stiles mentre Derek lo aiutava a togliere i vestiti. “Non sono abbastanza buono per te, Der? È per questo che ci hai messo così tanto a decidere di fottermi?”
Il lupo mannaro lo inchiodò contro il materasso.
“Cercavo di concentrarmi sulla partita.”
“Non riesci a fare due cose insieme?”
“Non quando sei tu la distrazione.” Ammise Derek, prendendo in bocca uno dei capezzoli del giovane per lapparlo fino a renderlo duro come un piccolo sassolino.
Stiles si inarcò sotto di lui in cerca di attrito, il suo membro nuovamente sull’attenti.
Essere un adolescente carico di ormoni con un periodo refrattario ridicolmente breve era una fortuna in certi casi.
“Stai dicendo che sono la tua kryptonite?”
Il lupo sbuffò, massaggiando con un dito l’anello di muscoli nascosto tra le natiche del ragazzo.
“Non sono Superman.”
“Il tuo cazzo è sicuramente super.” Sostenne Stiles, mordendosi il labbro quando il dito scivolò nel suo ingresso.
“Solo per quella battuta dovrei alzarmi e lasciarti qui a rimpiangere le tue azioni.”
“Non ci riusciresti.” Derise l’altro.
La mano di Derek si fermò.
“È una sfida?”
Sembrava così serio che Stiles ebbe davvero paura che si alzasse per lasciarlo duro nel letto a doversi occupare da solo della propria erezione.
“No, no. Nessuna sfida.” Si affrettò a rispondere. “Ora, che ne dici di sbrigarti a scoparmi così che possa tornare alle mie ricerche e salvare il culo peloso dei nostri amici?”
Derek alzò gli occhi al cielo.
“Chi è il prepotente tra i due ora?”
“Chiamami come ti pare, ma cerca di mettere il tuo cazzo nel mio culo entro il prossimo minuto.”
Ci volle più di un minuto per preparare Stiles.
Un po’ perché era infattibile distendere adeguatamente il perineo di qualcuno in quel breve lasso di tempo e un po’ perché Derek era ‘uno stronzo sadico’ a detta di Stiles.
Il lupo mannaro si stava semplicemente prendendo una piccola rivincita sul ragazzo per averlo tormentato durante la partita di scacchi.
“Ok, credo di essere pronto.” Assicurò ansimante l’adolescente.
“Mhm, non sono così sicuro…” Punzecchiò il lupo, mordicchiandogli la carne tenera della gola.
“Fidati di me, conosco il mio corpo.” Ribatté il giovane cercando attrito, gemendo frustrato perché nessuno stimolo era abbastanza. “Der, per favore.”
“Mi piace quando implori.” Derek gli sollevò le gambe, premendo contro il suo buco arrossato e lucido di lubrificante.
“Come ho detto, sadico.” Borbottò l’altro, accogliendo la prima lenta spinta del compagno.
Derek impostò un ritmo lento e logorante.
“Più veloce. Non sono fatto di vetro.” Incitò Stiles, artigliando le lenzuola tra le dita.
“Non sembravi avere tutta questa fretta mentre pensavi alle mosse da fare a scacchi.” Si fece beffe il lupo mannaro, leccando una goccia di sudore che stava scivolando lungo il mento di Stiles.
“Gli scacchi sono uno sport di strategia. Il sesso è un’arte.”
“Devo star facendo qualcosa di sbagliato se riesci ancora ad articolare frasi di senso compiuto.”
La bocca di Stiles si spalancò in una ‘o’ perfetta quando Derek sbatté contro la sua prostata, facendogli vedere le stelle.
“No. è perfetto. Continua così.” Incoraggiò il giovane.
Derek lo accontentò, conscio di non poter protrarre quel gioco in eterno neppure se lo avesse voluto.
Era già al limite quando avevano iniziato.
Trattenersi dal venire quando era avvolto nel calore di Stiles, con l’odore della lussuria che gli solleticava il naso e i gemiti del ragazzo che sussurravano come musica alle sue orecchie, stava diventando un vero e proprio sforzo fisico.
La mano di Derek scese lungo il ventre accaldato e sudato di Stiles, stringendosi contro il suo membro gocciolante, prendendo a muoversi al ritmo delle sue spinte.
L’orgasmo tolse a Stiles il respiro quando lo investì.
Derek lo seguì subito dopo, accasciandosi esausto su di lui.
“Pesi.” Farfugliò il ragazzo cercando di spostarlo.
Derek rotolò di lato con un brontolio contrariato.
Rimasero così per un tempo indefinito, godendosi la nebbia postcoitale.
Stiles prese a tracciare disegni con le dita tra i peli del braccio di Derek, assorto nei propri pensieri.
“Non credo di avere energie per alzarmi.” Disse sinceramente, rannicchiandosi più vicino per rubargli calore quando uno spiffero lo fece rabbrividire.
“Allora non farlo.” Rispose Derek stringendolo affettuosamente al petto.
“Ma devo andare a fare ricerche.” Lamentò l’altro, iniziando ad alzarsi.
Derek lo trattenne.
“Gli altri sopravvivranno per una notte.”
Stiles guardò verso la porta, decidendo che era troppo lontana da raggiungere per le sue gambe molli.
“Hai ragione. Possono sopravvivere per una notte.” Concesse, baciando dolcemente Derek sulle labbra.
I due finirono per addormentarsi, venendo svegliati dal trillare del cellulare di Stiles.
Era Scott che li informava che il problema dei troll era stato risolto.
Lydia li aveva fatti saltare in aria con una granata rubata a Chris Argent, affermando che era stufa di farsi rovinare l’estate da ogni creatura soprannaturale il Nemeton avesse attratto a Beacon Hills.
Né Stiles o tantomeno Derek potevano darle torto.
Il branco si riunì nel loft il giorno seguente per festeggiare la vittoria, ordinando pizza e guardando un film.
“No Lydia. Non stiamo guardando The Notebook per la ventesima volta.” Contestò Derek, vedendole in mano la familiare custodia del film.
"Ventitreesima. Le sto contando.” Informò Stiles seduto sul divano.
“Visto che sono quella che ci ha liberato dai troll dovrei essere anche quella a decidere cosa guardare.” Affermò sfrontatamente la banshee.
Il lupo mannaro le tolse il dvd di mano.
“Visto che questo è il mio appartamento e il mio lettore dvd, non hai voce in capitolo.”
Stiles guardò terrorizzato Lydia stringere gli occhi per fulminare Derek.
“Hey Der, ridalle il disco.”
Il resto del branco fissò la ragazza in attesa di uno scatto d’ira e della conseguente morte di Derek.
Stupendo tutti, Lydia tirò un profondo respiro e si calmò.
“Va bene, scegli tu il film allora.” Convenne accomodante.
Derek si sedette al fianco di Stiles pensando che era stato troppo facile convincerla.
Aveva supposto di perdere almeno un arto nella lotta, ma forse Lydia particolarmente era di buon umore oggi.
“Questo film è così noioso. Una partita a scacchi sarebbe più entusiasmante.” Stiles e Derek si congelarono al commento che la banshee fece a un certo punto della visione. “Isaac, puoi passarmi la scacchiera?” Chiese la ragazza al beta, sogghignando perfidamente in direzione di Derek.
Il lupo sembrò confuso dalla richiesta fuori contesto ma si alzò per prenderla.
Isaac lasciò cadere a terra la scacchiera come se gli avesse bruciato una mano.
“Ommiodio, perchè puzza di sperma?!” Sbraitò, coprendosi il naso.
Scott si avvicinò, annusando.
“Davvero ragazzi?” Rimproverò l’alpha, voltandosi verso il suo migliore amico e il ragazzo di questo, giudicando entrambi.
Stiles e Derek si fecero piccoli sul divano.
Scott passò l’ora seguente facendogli la ramanzina su quanto fosse stato scorretto da parte loro divertirsi alle spalle di tutti mentre il branco rischiava la vita contro i troll.
Stiles cercò di dare la colpa a Derek e Derek di dare la colpa a Stiles, finendo con il litigare.
Stiles se ne andò dichiarando arrabbiato che non avrebbe più fatto sesso con Derek perchè era un coglione.
Derek gli urlò che era un idiota.
Impiegarono una settimana a far pace e cedettero alle scuse soltanto perché tutti erano stanchi di essere vittima dei loro malumori.
La loro riappacificazione comportò del fantastico sesso arrabbiato contro il muro e una quantità inumana di gelato e patatine ricce.
Derek trasse un grande insegnamento da quell’episodio.
Mai in alcun modo mettersi tra Lydia Martin e The Notebook.