multie: (Default)
[personal profile] multie
 

COWT-12 SESTA SETTIMANA - M5

PROMPT: Ghiaccio

NUMERO PAROLE: 704

VALUTAZIONE: Verde

AVVERTIMENTI: Hurt/Comfort

NOTA: Originale


Aurora guardò inorridito il ghiaccio che avvolgeva l'intera stanza. 

Ansimò, riprendendo fiato, sentendosi completamente svuotato dopo l'urlo rabbioso che aveva lanciato. 

I suoi amici lo stavano guardando terrorizzati. 

Miss Fortune sorreggeva Fornace tra le sue braccia.

Pandemonium guardava la scheggia di ghiaccio nella spalla del demone, non riuscendo a capacitarsi di come una normale discussione potesse essere sfociata in tragedia.

Bitterblue si era fatta avanti per mettersi tra loro, pronta ad intervenire se Aurora avesse nuovamente perso il controllo dei suoi poteri. 

Ma il dettaglio peggiore di quel drammatico quadretto, era lo sguardo di Fornace.

I suoi occhi vermigli, sempre così allegri e gentili, erano carichi di doloroso tradimento e amara delusione. 

"Mi dispiace." Gemette Aurora, scappando via per rinchiudersi nella propria stanza. 

Sapeva di essere un mostro, era un demone nato nei ghiacci dal rancore di un'anima che era stata dimenticata nella fredda neve di una montagna. 

Ma mai aveva agito come tale. 

Poteva scatenare bufere, provocare valanghe o congelare qualsiasi cosa lo circondasse. 

Era potente e temuto dagli umani, nonostante ciò non aveva mai usato i propri poteri per nuocere qualcuno. 

Si era sempre e solo limitato a scoraggiare i visitatori quando questi si erano spinti troppo oltre nel suo territorio, invadendo la sua montagna.

Non amava socializzare. 

Preferiva l'isolamento e la calma, la sicurezza dell'immutabilità dei ghiacciai. 

Motivo per cui era più difficile per lui che per gli altri suoi compagni adattarsi al mondo moderno. 

C'erano troppi stimoli, tutto era frenetico e rumoroso.

Doveva stare attento a qualsiasi sua azione perché le conseguenze non sarebbero ricadute più solo su se stesso.

La sua compostezza era arrivata agli sgoccioli ed una stupida battuta di troppo era stata sufficiente a rompere la diga.

Non era stata sua intenzione ferire Fornace o congelare il salotto, ma i suoi poteri avevano risposto al suo stress sfuggendo al suo controllo.

Qualsiasi punizione avrebbe ricevuto sarebbe stata più che meritata. 

Sperava solo Fornace non lo odiasse e che un giorno potesse perdonarlo per ciò che aveva fatto. 

Aurora si raggomitolò nelle inutili coperte del letto che nulla potevano contro il gelo che il suo corpo irradiava.

Piccoli cristalli cadevano dai suoi occhi e fiocchi di neve fluttuavano nell'aria intorno a lui. 

Non ricordava quando si fosse addormentato, ma fu svegliato da due braccia che lo avvolsero nel loro rovente abbraccio. 

"Dovresti odiarmi." Sospirò afflitto, cercando di allontanarsi. 

Le braccia lo strinsero per trattenerlo. 

"Non ti odierò per qualcosa che non volevi fare." Dichiarò dolcemente Fornace. 

"Ma ti ho ferito."

"Era solo un graffio."

"Ti ho pugnalato!" Protestò Aurora con veemenza. 

"Bhe, sono già guarito." Ribatté Fornace. "Sono più preoccupato di quanto male questo abbia fatto a te che a me." 

Dannato Fornace.

Non poteva continuare ad essere il solito idiota ottuso? 

No, doveva diventare inopportunamente perspicace quando era in ballo il povero cuore ferito di Aurora.

"Sto bene." Mentì il demone dei ghiacci. 

"Bugia." 

"Starò bene." Ringhiò l'altro spazientito, rigirandosi tra le sue braccia. "Smettila di preoccuparti per me."

I suoi poteri minacciarono nuovamente di reagire alle sue emozioni, ma questa volta Fornace era preparato a contrastarli e bilanció il suo gelo con il proprio fuoco. 

"Non posso smettere di preoccuparmi." Brontolò Fornace. "Sei mio amico."

Le guance di Aurora avvamparono per un insolito calore proveniente dal proprio petto e non dovuto ai poteri dell'altra creatura soprannaturale. 

"Ti farai male di nuovo se mi stai troppo vicino." 

"È un rischio che sono disposto a correre." Sostenne il demone infernale con un accecante sorriso. 

Aurora sbuffò, poggiando la testa contro il petto nudo dell'altro. 

Un giorno Fornace avrebbe imparato ad indossare la giusta quantità di vestiti, ma non era questo il giorno. 

"Sei un idiota." Lo apostrofo bonariamente. 

"Me lo dicono spesso." 

"Forse perché è vero." Ironizzò Aurora, facendolo ridere.

"Probabile, ma non mi interessa." 

Aurora si addormentò di nuovo, cullato dal confortante calore di Fornace.

Al suo prossimo risveglio, anche Pandemonium e Miss Fortune si erano uniti al mucchio di coccole. 

Aurora conserva tutt'oggi, in un album che tiene nascosto ad occhi indiscreti, una foto di loro aggrovigliati nelle coperte che Bitterblue ha scattato col cellulare. 

È il suo personale promemoria che dopo la tempesta tornerà sempre il sole.


Profile

multie: (Default)
MultiE

March 2023

S M T W T F S
    1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031 

Most Popular Tags

Style Credit

Expand Cut Tags

No cut tags
Page generated Jun. 28th, 2025 12:13 am
Powered by Dreamwidth Studios