Sei passi dal matrimonio
Apr. 4th, 2022 01:29 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
COWT-12 SETTIMA SETTIMANA - M2
PROMPT: Matrimonio
NUMERO PAROLE: 2293
VALUTAZIONE: Arancione
AVVERTIMENTI: /
NOTA: Post canon au
Sei passi portarono al matrimonio di Stiles e Derek.
Cinque di questi furono proposte mancate e una soltanto fu quella decisiva.
La prima, avvenne a causa di una serie di sfortunati eventi.
La cicatrice circolare sullo stomaco di Stiles ne è la testimonianza.
Stiles al tempo era un giovane agente dell’FBI alle prime armi e Derek stava finendo il suo percorso in accademia per unirsi alle forze dell’ordine e prendere parte alla taskforce soprannaturale di cui il suo ragazzo era entrato a far parte.
Ufficialmente non era autorizzato a partecipare ancora a nessuna operazione, ufficiosamente seguiva il proprio compagno ogni qualvolta lo ritenesse giusto.
"Non ho bisogno della babysitter, Derek." Rimproverava Stiles quando si accorgeva del lupo mannaro appostato silenziosamente da qualche parte.
Derek lo ignorava ogni volta.
Entrambi sapevano di essere più forti insieme e di formare un team migliore di Stiles e il suo attuale partner, la cui unica preoccupazione era sopravvivere alla giornata per fermarsi in caffetteria a comprare ciambelle.
Un giorno Derek e Stiles avrebbero lavorato insieme.
Il capo di Stiles era già pronto e ben disposto a concedere loro il permesso e Derek si stava solo assicurando che l’altro sopravvivesse fino a poter vedere quel giorno.
Stiles rinunciò a combattere la decisione di Derek dopo un’accesa discussione che portò il lupo mannaro a un brutto crollo emotivo, nel quale ammise di essere terrorizzato dall’idea di ricevere una chiamata che lo informasse della prematura dipartita dell’altro.
Calmatesi le acque Stiles concesse a Derek il permesso di seguirlo se proprio ne sentiva il bisogno, ma di intervenire soltanto in caso di lampante necessità.
“Non voglio creare precedenti che possano indurre il grande capo a diffidare di noi.” Spiegò Stiles, chiudendo gli occhi e gemendo ad alta voce quando il cazzo di Derek sbatté contro la sua prostata.
“Non sarebbe la prima volta che infrangiamo la legge.” Ricordò Derek con un sorrisetto malizioso, baciandogli il collo.
Stiles affondò le unghie nelle natiche sode del compagno, incitandolo ad aumentare il ritmo delle proprie spinte.
“Questo è meglio che non lo sappia.”
Se non avessero preso quella decisione e Derek in seguito non fosse stato presente durante la sparatoria, probabilmente a quest’ora Stiles sarebbe bello che morto.
Il suo partner aveva commesso un errore d’arroganza, entrando nel covo dei criminali che stavano seguendo da settimane senza aspettare il backup.
Stiles non aveva avuto altra scelta che seguirlo imprecando contro l’idiota, beccandosi una pallottola in pieno ventre pur di trascinarlo al riparo dai colpi mentre Derek metteva fuori combattimento il più dei delinquenti.
L’ambulanza fortunatamente arrivò tempestivamente dopo essere stata chiamata e Stiles fu ricoverato d’urgenza per estrarre il proiettile.
Nessun danno permanente, assicurò il chirurgo.
Derek sedeva al capezzale del ragazzo, aspettando che questo riprendesse i sensi, quando la pseudo proposta gli scivolò dalle labbra.
“Ho dovuto far appello ai miei diritti matrimoniali, perché il medico è uno di quegli stronzi bigotti che non vedono di buon occhio le coppie dello stesso sesso.” Borbottò il lupo mannaro. “Quindi farai meglio a riprenderti per confermare la mia bugia o passerò dei guai.”
Stiles aprì gli occhi stanchi.
“Mhm, mi sta bene. Hai già una data in mente per le nozze?”
L’episodio venne archiviato come una conseguenza delle forti emozioni del momento non appena Stiles fu dimesso.
La seconda proposta fu in circostanze più gioiose.
Erano nel nuovo appartamento di Scott, festeggiando un altro anno di sopravvivenza e la fine del college per alcuni di loro tra cibo spazzatura, alcool e vecchi film che conoscevano a memoria.
Isaac, Jackson e Ethan erano tornati dall’Europa per unirsi alla rimpatriata, meditado segretamente l’intenzione di restare.
Per la gioia di tutti i mannari presenti, wolfsbane da aggiungere ai drink era stato gentilmente fornito da Chris Argent come regalo di laurea.
Per convincere il cacciatore era stato necessario che a turno lo pregassero ininterrottamente per circa un mese, tartassandolo con messaggi e chiamate, ma ognuno di loro fu ben disposto a partecipare al piano ideato da Stiles in favore dell’opportunità di ubriacarsi.
Stiles aveva avuto così tanta techila in corpo quella sera da non riuscire a camminare dritto.
Barcollando, aveva raggiunto una ciotola e afferrato un anello di cipolla, infilandolo al dito di Derek con un sorriso sciocco, dichiarando a tutto il gruppo che ora erano ufficialmente sposati.
Il branco rise allegramente della buffonata, applaudendo alla lieta unione.
“Ma non me lo hai nemmeno chiesto.” Protestò divertito Derek, anche lui parzialmente brillo e poco coerente.
Stiles gli baciò una bancia barbuta.
“Diresti di no se lo chiedessi?” Sussurrò Stiles al suo orecchio, venendo subito dopo trascinato in una lotta di cuscini da Scott, Liam e Isaac.
Derek e Stiles stavano insieme da quasi un anno ormai e convivevano da mesi, ma nessuno dei due aveva mai nemmeno sfiorato seriamente il discorso del matrimonio.
Il lupo rimase a fissare l’anello di frittura al proprio dito per mezz’ora circa, finché Malia non si stancò di vederlo rimuginare e glielo strappò dalla mano per mangiarlo in un sol boccone.
Derek la inseguì ringhiando arrabbiato, finchè Stiles non lo catturò tra le braccia, calmandolo con un bacio ed evitando così che i due distruggessero i mobili appena acquistati dal suo migliore amico.
La terza fu totalmente un incidente e pronunciata da Stiles in preda all’euforia postcoitale.
“Merda, sei perfetto, sposami.”
Derek lo aveva svegliato con il pompino più fantastico della storia e lui era un uomo così fortunato.
Il lupo mannaro era uscito dalle coperte con un ghigno soddisfatto e aveva sussurrato un ‘ok’ prima di baciarlo sciattamente.
Il fantastico sesso che ne conseguì fece dimenticare ad entrambi quel breve scambio di battute.
La quarta invece fu intenzionale solo all’80%.
Derek era finalmente pronto a fare il grande passo.
Aveva acquistato un anello settimane prima - una semplice fascia argentata al cui interno per tradizione aveva fatto incidere un triskelion - ma questo giaceva ancora nascosto nel fondo di un cassetto.
Non perché pensasse di ricevere una risposta negativa.
Era abbastanza sicuro che Stiles lo volesse tanto quanto lui, ma voleva organizzare qualcosa di speciale per rendere l’occasione indimenticabile.
Come portare Stiles in un ristorante di lusso o programmare un piccolo weekend fuoriporta solo per loro due, ma la mole di lavoro dell’ultimo periodo lo aveva tenuto completamente impegnato, distraendolo dai preparativi.
Un caso in particolare li stava facendo impazzire e li teneva entrambi svegli la notte.
Un gruppo di cacciatori aveva rapito la compagna umana e la figlia di un alpha con l’intento di stanare il resto del loro piccolo branco.
Rintracciare la base dei cacciatori e trarre i due ostaggi in salvo richiese l’intervento combinato del branco locale, di quello di Scott e dell’FBI.
Stiles e Derek furono felici di archiviare quel caso con esito positivo, riconsegnando Mary e Jane all’affetto dei loro cari.
I due agenti stavano bevendo un meritato caffè nella sala d’attesa del loro ufficio, facendo compagnia a Jane mentre sua madre rilasciava una dichiarazione degli eventi ad un altro agente, quando la bambina decise di dar voce al suo dubbio.
“Perchè non avete un anello al dito?” Chiese, fissandoli con grandi occhi grigio ghiaccio.
“Perché non siamo sposati.” Rispose tranquillamente Stiles, portandosi la tazza alle labbra.
“Ma puzzate come se lo foste.” Dichiarò innocenetemente la piccola lupa.
Stiles per poco non si strozzò con il caffè.
“Io e Stiles stiamo insieme, ma non siamo ancora sposati.” Spiegò Derek rosso in viso.
La bambina incrociò le braccia al petto.
“Le persone che si amano dovrebbero sposarsi.”
“Non tutte le persone che si amano sentono il bisogno di sposarsi.” Corresse Derek.
“Quindi non vuoi sposarlo?” Ribattè Jane, oltraggiata dalle sue parole.
Stiles trattenne un sorriso, seguendo in silenzio il dibattito.
Derek deglutì nervosamente.
“Lo voglio.” Affermò sincero.
“Allora perché non glielo hai ancora chiesto?” Rimproverò Jane, sciogliendo le braccia per afferrare una mano ciascuno dei due uomini. “Avanti, chiediglielo!”
Derek fissò paralizzato Stiles.
“Avanti Der, chiedimelo.” Stiles sorrise rassicurante, stringendogli la mano e decidendo di stare al gioco.
Il lupo mannaro gonfiò il petto, prendendo coraggio.
L’avrebbe considerata una prova generale della vera proposta.
“Stiles, vuoi sposarmi?”
Il ragazzo si sporse in avanti, premendo un casto bacio sulle sue labbra.
“Si.”
Jane applaudì soddisfatta, dichiarandoli marito e marito.
I due uomini più tardi risero dell’accaduto, mangiando cibo cinese seduti sul divano e guardando una puntata di RuPaul Drage Race.
La quinta volta fu un totale buco nell’acqua.
Era quella che Derek aveva tanto atteso e programmato nei minimi particolari.
Era riuscito ad organizzare un weekend a New York, lui e Stiles avevano fatto sesso in ogni posizione possibile nel comodo letto king-size della loro stanza d’hotel e avevano visitato tutti i posti preferiti di Derek, sotto insistenza di Stiles.
“Voglio conoscere di più del tuo tempo trascorso qui con Laura.”
Derek lo aveva guardato come se avesse appeso la luna nel cielo quando aveva pronunciato quelle parole.
L’ultima sera avrebbero cenato in un ristorante esclusivo consigliato da Lydia e Derek avrebbe tirato fuori la scatoletta di velluto nero dalla tasca al momento del dessert.
Infine avrebbero brindato con lo champagne.
Scontato? Forse.
Perfetto? Decisamente.
Se non fosse che vestendosi per l’appuntamento, il lupo mannaro realizzò tristemente di aver dimenticato l’anello a casa quando aveva preparato la valigia.
Evidentemente ricontrollare circa una decina di volte non era stato sufficiente.
“Perché quel muso lungo?” Chiese Stiles notando il suo palese malumore.
“Sono solo triste di tornare a casa così presto.” Mentì Derek, stringendogli un braccio in vita per condurlo nel ristorante.
Quella sera, guardando il viso rilassato di Stiles che dormiva, Derek pose la domanda senza aspettarsi una risposta.
La sesta volta e quella decisiva, non ci sarebbe dovuta essere.
Tornati da New York, sarebbero dovuti immediatamente rientrare in servizio.
Una volta atterrati avrebbero avuto giusto il tempo di fare un salto a casa per cambiarsi, poi sarebbero dovuti andare in ufficio per iniziare a lavorare sul loro nuovo caso.
Derek aveva trovato la scatolina dell’anello vicino ai piedi del letto e, prima che Stiles la vedesse, se l’era infilata nella tasca del giubbotto di lavoro.
La stupida cosa doveva essere ruzzolata fuori dalla sua valigia mentre aggiungeva al bagaglio una delle felpe che non ne aveva voluto sapere di entrare nel trolley di Stiles.
A pochi passi dall'ingresso dell'ufficio federale, Derek si mise l'anima in pace e decise che giunti a quel punto ogni momento sarebbe stato buono come un altro.
Carpe Diem.
Pensò fermandosi.
"Stiles, aspetta." Richiamò, facendo voltare il partner.
Stiles si portò le mani alla bocca, trattenendo un urlo ben poco virile mentre osservava Derek inginocchiarsi ed estrarre l'anello dalla tasca.
"Stiles Stilinski, vuoi sposarmi?"
Qualcuno scattò una foto della scena che in seguito avrebbero incollato in un album ricordo.
“Cazzo, si.” Rispose Stiles, porgendo la mano affinchè Derek vi infilasse l’anello. “A tal proposito, penso ci sia un anello che potresti voler indossare in fondo al secondo cassetto del mio comodino.” Aggiunse timidamente, mordendosi un labbro.
Derek sorrise raggiante, trascinandolo in un bacio livido.
La notizia del matrimonio fu accolta con gioia e un concorde ‘era ora’ da tutto il branco.
Lydia si autoincaricò di organizzare la cerimonia, Jackson si offrì di aiutala nella scelta degli abiti, Malia si propose come assaggiatrice di torte nuziali e Liam promise che non avrebbe perso le fedi il giorno delle nozze.
Scott e Cora sarebbero stati ovviamente i testimoni degli sposi.
Ethan e Isaac si fecero avanti per pianificare il miglior addio al celibato di tutti i tempi, una notte di pura follia che avrebbe fatto rabbrividire i santi in paradiso.
La chiamarono ‘operazione malva’.
Nessuno dei presenti ricordava esattamente cosa successe quella notte, ma nessuno era morto quindi la considerarono una vittoria.
Prima ancora che tutti se ne rendessero conto, la data delle nozze era arrivata.
Derek si sistemò per la centesima volta la cravatta, guardando il proprio riflesso nello specchio.
Il nodo era di nuovo storto, dannazione.
“Nervoso?” Domandò Melissa, avvicinandoglisi alle spalle.
“È così evidente?”
Melissa rise, facendogli segno di voltarsi per sistemargli la cravatta ribelle.
“Ecco. Perfetto.”
Derek abbozzò un vacillante sorriso grato.
Avrebbe voluto che ci fosse sua madre a svolgere il compito.
O Laura.
“I tuoi genitori sarebbero orgogliosi dell’uomo che sei diventato, Derek.” Dichiarò Melissa, sembrando leggere il tormento del suo cuore.
“Non credo.”
“Lo sarebbero.” Concordò Cora, facendo capolino dalla porta. “Ma lo sarebbero ancora di più se muovessi il culo. Gli altri ci stanno aspettando.”
Il resto degli invitati era già nella Riserva ad attendere gli sposi.
Derek perse la capacità di respirare quando Stiles lo fiancheggiò sul tappeto che li separava dall’altare e dall’officiante.
Il completo elegante bianco gli calzava alla perfezione, evidenziando le sue spalle larghe e le gambe lunghe.
“Facciamo in fretta. Non vedo l’ora di baciare lo sposo.” Affermò Stiles, sistemandosi il cravattino dorato che completava il suo outfit.
Derek alzò gli occhi al cielo, chinandosi per un bacio veloce sulla guancia.
“Comportati bene.” Si raccomandò, lanciando un’occhiata verso la platea.
“Lydia sembra stare per avere un aneurisma.” Scherzò l’altro, notando la banshee fremere di anticipazione.
Derek trattenene a stento una risata mentre lo prendeva sotto braccio.
Tre ore più tardi gli sposi si stavano stringendo su una pista da ballo allestita in una radura rischiarata dalla luna piena, dondolando dolcemente sulle note di una versione lenta di Unconditionally di Katy Perry.
Stiles canticchiava le parole della canzone e Derek sorrideva sognante con la testa nascosta contro il suo collo, respirando il dolce odore della felicità nel profumo del compagno.
Fu il giorno migliore della loro vita, almeno finché non arrivò quello della nascita di Eli.