multie: (Default)
[personal profile] multie
 

COWT-12 SETTIMA SETTIMANA - M4

PROMPT: Harry Potter

NUMERO PAROLE: 862

VALUTAZIONE: Verde

AVVERTIMENTI: /

NOTA: Raccolta


La campanella avvertì il vecchio negoziante dell’ingresso del suo nuovo cliente. 

Olivander accolse l’esitante ragazzino e suo padre con un calmo sorriso. 

“Ah, Noah.” Salutò il fabbricante di bacchette, riconoscendo l’Auror. “Qual buon vento ti porta qui oggi?” 

“Mio figlio Stiles deve scegliere la sua bacchetta.” Spiegò il mago, incoraggiando il giovane a farsi avanti. 

Il ragazzino aveva un simpatico nasino all’insù, un pallido viso punteggiato da nei e due grandi occhi curiosi che si muovevano nervosamente per tutto il negozio. 

Tutto il suo piccolo corpo sembrava fremere di energia repressa e magia pronta ad esplodere. 

“È già il momento?” Chiese gioviale Olivander muovendosi tra gli stracolmi scaffali, soppesando le scatole polverose sui ripiani. “Sembra soltanto ieri che tu e Claudia siete venuti a cercare la vostra.” 

Noah Stilinski ridacchiò. 

“Il tempo passa in fretta.” Dichiarò malinconico, ripensando ai bei vecchi tempi. 

Il suo primo incontro con sua moglie fu proprio in quella bottega.

Erano così giovani, entrambi studenti del primo anno venuti a scegliere la propria bacchetta.

Noah era da solo. 

Il consulente scolastico che lo aveva in carico sarebbe ripassato tra qualche ora a prenderlo davanti alla Gringott, quando il giovane avrebbe finito di fare i suoi acquisti a Diagon Alley. 

I genitori di Noah erano babbani e bigotti. 

Avevano immediatamente chiarito che non lo avrebbero supportato in nulla quando Noah ricevette la propria lettera da Hogwarts. 

Secondo loro era già tanto se gli avrebbero permesso di tornare a casa per l’estate. 

Claudia invece era accompagnata da suo nonno, un simpatico vecchio stregone dai modi gentili e il contorto senso dell’umorismo. 

Olivander aveva proposto diverse bacchette ai due ragazzini, finché entrambi non avevano trovato quella per loro più appropriata. 

Cipresso e nucleo di crine d’unicorno, per Noah. 

Corniolo e corda di cuore di drago, per Claudia.

Ad Hogwarts i due ebbero la sfortuna di essere smistati nelle casate con la rivalità più ferrea di tutta la scuola: Grifondoro e Serpeverde. 

Questo non fermò però Noah dal dedicarsi a una corte sfrenata quando realizzò i propri sentimenti per la ragazza. 

Claudia ricambiò le sue attenzioni quando ebbe prova che Noah era davvero serio nel suo intento, ben dopo i tempi di Hogwarts.
Avvenne in circostanze oscure di cui nessuno dei due ama particolarmente parlare.
L’Oscuro Signore era ancora vivo e il terrore serpeggiava ancora per le strade. 

“Ecco.” Dichiarò Olivander, porgendo al figlio di Noah la prima bacchetta.

Stiles prese in mano il pezzo di legno, corrucciando la fronte. 

“Non mi piace.” Brontolò, rimettendola immediatamente nella scatola. 

“Non l’hai nemmeno agitata.” Fece notare pazientemente il genitore. 

“Ma papà, punge.” 

“Abbiamo un giovane sensibile qui.” Constatò Olivander, proponendo la prossima bacchetta. 

Stiles la prese in mano con diffidenza, agitandola frettolosamente.

La cravatta di suo padre prese fuoco. 

Decisamente non questa.” Affermò l’Auror, togliendosi i resti carbonizzati dell’accessorio dal collo. 

Il ragazzino abbassò la testa colpevolmente. 

Olivander presentò diverse bacchette al maghetto, ma nessuna di esse sembrò catturare il suo interesse e la maggior parte scatenò piccoli incidenti ai quali Noah si affrettò a rimediare.

Frustrato, Stiles strappò l’ennesima bacchetta dalle mani del negoziante.

Fu immediatamente chiaro a tutti che finalmente avevano trovato quella giusta.

Il ragazzino che, fino a un secondo prima era stato sull’orlo di un attacco isterico, si calmò immediatamente.

“È questa.” Proclamò Stiles con decisione, accarezzando quasi dolcemente il legno stretto tra le dita. 

Il manico nodoso si adattava alla perfezione alle pieghe del suo palmo e la bacchetta gli trasmetteva una sensazione di completezza che mai aveva provato prima. 

“Legno di frassino e crine di unicorno. Sarà un’ottima compagna per te, ragazzo.” Attestò il fabbricante di bacchette. “Bacchette del genere restano fedeli al loro proprietario per la vita e generalmente sono anche le più difficile da convertire alle Arti Oscure.”

Noah tirò un silenzioso sospiro di sollievo mentre Stiles sorrideva, cullando la bacchetta al petto. 

Olivander augurò al ragazzo buona fortuna, lasciando che lui e suo padre uscissero per continuare i loro acquisti.

“Qual è il prossimo della lista?” Domandò Noah, camminando per Diagon Alley al fianco del figlio. 

Stiles studiò la lista sulla pergamena. 

“Un calderone in peltro, misura standard 2.” Informò, fermandosi di fronte alla vetrina del negozio di articoli sportivi, ammirando sognante i manici di scopa esposti. 

“Quelli non sono permessi al primo anno.” Ricordò l’Auror, cingendo le spalle del figlio con un braccio. 

Stiles roteò gli occhi. 

“Lo so.” Sbuffò. 

“Su, ragazzo. Avrai la tua personale scopa quando avrai imparato a non schiantarti.” 

“Farò prima a diplomarmi allora.” Borbottò il giovane mago, facendo ridere il genitore.
Stiles ancora adesso riusciva ad andare a sbattere contro i muri quando doveva usare una bicicletta, scordando quale fosse il freno posteriore - e inevitabilmente usando quello anteriore, impennandosi - o distraendosi a guardare qualcosa. 

Figuriamoci cosa sarebbe stato in grado di fare in sella a una scopa. 

Stiles sperava che volare gli venisse più facile.

Sarebbe stato imbarazzante spiaccicarsi contro uno dei solidi muri del castello di fronte agli occhi divertiti di tutta la classe.

“Tutti gli Stilinski sono dei naturali nel volo. Te la caverai benissimo.”  Rassicurò Noah, sospingendo il figlio verso la loro prossima meta. 


Profile

multie: (Default)
MultiE

March 2023

S M T W T F S
    1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031 

Most Popular Tags

Style Credit

Expand Cut Tags

No cut tags
Page generated Jul. 8th, 2025 05:25 am
Powered by Dreamwidth Studios